Roberto Baldazzini - Epifania di un genotipo
Mostra presso Contemporary Cluster, via dei Barbieri 7, Roma. Dal 13 settembre al 13 ottobre 2018, dal martedì al venerdì dalle 11.00 alle 20.00. Inaugurazione giovedì 13 settembre 2018 alle ore 18.00.
La mostra, a cura di Archaeological Records, approfondisce la produzione dell’autore oltre la figura umana, presentando 40 opere realizzate tra il 1991 e il 2018. Il percorso espositivo mira ad inquadrare il maestro del fumetto in una categoria più ampia rispetto a quella apparentemente angusta dell’erotismo, evidenziando la sua attività sperimentale che dagli schizzi preparatori giunge alle ultime elaborazioni digitali.
Il gesto grafico, per Baldazzini così profondamente espressivo, rappresenta il legame tra il genotipo e gli infiniti fenotipi che popolano il mondo di figure e personaggi a cui dà vita da circa quarant’anni. Accanto ad avvenenti donne con attributi mutati, scopriamo un Baldazzini proiettato verso l’astrazione: intrecci e reticoli di rami di querce bianco su nero, riflessi che emergono dal nero riproducendo elementi organici inattesi ma familiari. Il ridimensionamento della tecnica pittorica non ha eclissato la vitalità del gesto, visibile in una commistione di linguaggi e possibilità tematiche che ricorda come l’autore sia capace di immaginare infinite trasformazioni della carne.
Roberto Baldazzini nasce a Vignola nel 1958; lettore e collezionista di riviste glamour anni ’50 e di fumetti classici americani, trae ispirazione tanto dal cinema hollywoodiano anni ’40 e ’50 che dai maestri come Hal Foster ed Alex Raymond. Negli anni ’80 esordisce come fumettista collaborando con riviste come Orient Express, Cyborg, Blue, sulle quali nasceranno diversi personaggi e storie. Il suo segno singolare, nitido ed estremamente intellegibile, denso di rimandi alla pop art, lo sintonizza con il mondo della comunicazione pubblicitaria. Realizza così campagne per Erg, Axe, Ferrovie dello Stato, Tim. È considerato uno dei disegnatori fetish più importanti al mondo e grazie alla sua pittura ha influenzato almeno due generazioni di artisti, grafici pubblicitari e voyeurs, traghettando la grande scuola del fumetto italiano nella contemporaneità.